Metadati
Mittente: G. Valentinelli
Luogo: Venezia
Data: 29-10-1856
Precedente: 10-10-1856
Successiva: 13-11-1856
Consistenza: 1 bifolio
c. 129r
i. r. biblioteca Marciana
Venezia lì 29 ottobre, 1856
Pregiatissimo Avvocato
Mi rincresce che le sia stata trascritta una lettera che era a stampa. L’amanuense fu tratto in errore dal principio ch’era uno dei da di Lei indicati nell’Indice rimessomi. E’ ben vero ch’Egli fece un esame abbastanza diligente per più ore, ma Ella ben sa quanto queste investigazioni di confronti siano soggette ad abbagli, quando il ricercatore non è ben addentro nella materia e non ha pronto l’indice alfabetico delle lettere. Né quell’esame l’avrei potuto imprendere io, perché imbarazzato da mille piccoli affari che mi contendono i ritagli di tempo. A piè della pagina seguente l’Amanuense stesso le ha trascritto i principj delle due lettere da Lei desiderate a conoscere. La avverto che sono corte, e che quand’Ella lo desideri, le saranno trascritte senza spesa. Da persona di Ancona ho ricevuto le autentiche lire 9. Sentirò con piacere che il di Lui lavoro s’incarni senza più e sia finalmente data in luce tale collezione delle lettere Petraschesche, quale la si desidera da lungo tempo, e nel cui progetto hanno già naufragato parecchi. Mi ricordi al degnissimo di Lui fratello. Aggradisca i miei sentimenti di stima onde me la protesto.
Devotis.mo Servo
Giuseppe Valentinelli
c. 129v
Cl. XI, Cod. LXXX, carta 130 tergo. Tibi prosam familiaremiorem suo epe quam carmen: Etate fili: Caritatem frater olim dignitate iam pater amantisime. De De salute tua redituque exoptato deo gratias ago. Pro inde oro ne [?]incipias[?] neve fatigens etc. Lin. 42. = Ad Epinopum Ibid. Cart. 139 tergo Cit autem rem nam nesciens vertus hec injuria, mallique olim magnis ingenijs, vel errore vel amore vel otio inflicta. Quam multa tribuuntur Aristotele quorum inocens ille est. Senece, libellus nolenti non dubitem datus est etc. Lin. 53= Ad Lelium